Sono passati più o meno 18 mesi da quando ho mollato tutto per la pole dance: un posto di lavoro (quasi) fisso, uno stipendio decisamente dignitoso e un ruolo (più o meno) definito.
Come ho fatto? Semplice, a un certo punto della mia vita ho capito che quello che stavo mollando non era tutto. Era semplicemente quello che la società mi aveva sempre fatto credere come “tutto”.
Non è stato semplice. In questi mesi ho preso tante di quelle facciate (anche letteralmente) che sono diventata un carlino. Sono arrivate soddisfazioni, come conseguire il diploma da insegnante, ma anche alcune delusioni, come cannare la gara per cui mi ero preparata tanto solo perché il mio corpo aveva deciso che in quei giorni doveva avere la febbre a 39 e mezzo. Nonostante tanti alti e bassi, non ho mai pensato di tornare indietro.
La cosa che sembra interessare tutti, più di come sto e come mi sento nella mia nuova pelle, è se riesco a viverci con questa follia. Beh, per riuscirci devo costantemente ridimensionare il mio stile di vita. Non posso più fare cose a caso, devo scegliere sempre tutto in modo molto mirato, anche perché il mestiere che ho deciso di intraprendere richiede formazione costante e numerosi allenamenti che sommati tutti insieme risultano costosi. Spesso, devo fare anche altri lavori per sbarcare il lunario. Ma che importa?
Ciò che conta è che la mia scelta mi ha permesso di comprendere il significato di alcune cose che prima mi lasciavano indifferente. Come la befana, ad esempio. Insomma, perché il mondo avrebbe bisogno di una brutta mummia che non ha nemmeno un posto nel presepe o su una bibita gassata? Ecco, ho finalmente capito. La befana è colei che passa e si porta via le vecchie convinzioni per lasciare posto al futuro. Lei non teme ciò che non conosce, gli va incontro volando, stretta al suo attrezzo di lavoro. Devo aggiungere altro?
Photo Credits: PixCel.fr
Paciocchi sulla bellissima foto: io che gioco con un programma che non so usare.
Sub: io mentre faccio una figura di merda alla gara più importante del mio anno.