Archivio | luglio, 2012

Freaks, rivista di cinema e altri fenomeni.

26 Lug

Freaks, rivista di cinema e altri fenomeni.

Habemus FREAKS. 

E visto che si tratta di FRAKS, a pagina 6 trovate anche Selvaggia con il racconto “Stan on the moon”.

Leggete, condividete e scaricate. Tanto è GRATIS:

Intolleranze 2.0

9 Lug

Una volta le allergie e le intolleranze erano “sfighe” di pochi. Non ho ricordi di compagni di scuola celiaci, né intolleranti al lattosio, né alle nocciole e nemmeno ai pomodori, alle uova, alle melanzane o ai cachi nani. Forse all’epoca molte cose non si sapevano, si stava male e basta senza diventare una sorta di problema globale, forse negli ultimi decenni abbiamo mangiato troppi cibi avariati e modificati o forse le case farmaceutiche non avevano ancora iniziato a speculare sui test che, con la modica cifra di 200 euro, ti dicono se sei allergico al banano dell’emisfero australe. Non lo so, il fatto è che a me ‘sta storia delle intolleranze e delle allergie agli alimenti sembra un po’ una moda degli ultimi 15 anni. Un po’ come quando negli anni ’90 i 40/50enni depressi curavano qualsiasi cosa con la new age. Vi ricordate quel periodo? Dove tutti erano pietre, amuleti e CD col canto del tordo? Bene, la storia è la stessa. Se non puoi sfogare lo stress, la rabbia, l’incazzatura o qualsiasi altra cosa fastidiosa, trova qualcosa di alternativo su cui poter dirottare il tuo malessere. 

 
Diciamoci la verità, se oggi non hai un’intolleranza, e io ne ho ben 3, non sei nessuno. Giusto per chiarire, non nego la loro esistenza. Lo so che con i lieviti mi viene il cagotto, e non di tipo immaginario, dico solo che non sono così certa che il problema sia dentro di me.  Penso che il nostro corpo si permetta intolleranze dentro, perché  è l’unico posto rimasto disponibile per poter manifestare il proprio dissenso nei confronti dello schifo del mondo a cui siamo sottoposti tutti i giorni. Ecco perché un bel giorno mi sveglio e gli adorabili rotolini alla verza diventano una pietanza letale che non solo non posso ingerire/digerire, ma nemmeno mettere in bocca. 
 
Ma non posso prendermela con la verza, la colpa non è sua. Il fatto è che, oltre alla verza, bisogna mandare giù tutta una serie di ingiustizie per attenersi al codice di comportamento delle reazioni spontanee (che dunque non sono più spontanee). Non si può alzare la voce. Non si può difendere un’opinione con discussioni animate senza passare per una persona fragile, egocentrica e psicoqualcosa. Non si può più essere quel fantastico modello di donna mediterranea tutta improvvisazione e passione. Ormai vanno le fighe di legno modello nordico, quelle che non si scompongono, impassibili, che non si prendono troppo seriamente, che si fanno scivolare le cose e che sono sempre superiori. Ah, da gennaio 2013 disponibili anche all’Ikea. 
 
Per non essere escluso, allontanato o rimproverato bisogna tollerare tutto: tollerare gli altri, tollerare le intolleranze degli altri, tollerare le situazioni intolleranti e tollerare di non essere tollerati. Tutto ciò è intollerabile. Ecco perché, senza dirti niente, il tuo corpo fa una ricerca su Google e ti appiccica addosso una delle intolleranze più bastarde di sempre, tipo all’aria che respiri, all’acqua del rubinetto di casa tua, alla polvere della scrivania dell’ufficio… una bella intolleranza 2.0 che quando lo racconti fa anche un po’ design, così come la diarrea che ne consegue.  
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